martedì 16 luglio 2013

ROSSI, VERDI O GIALLI IO VE LI PROPONGO COSI': PEPERONI PASTICCIATI

Questa ricetta, semplice da realizzare, gustosissima e di sicuro successo, è la rielaborazione veloce della mia mamma degli involtini di peperoni. Vi posso assicurare che il risultato è perfino superiore a quello degli involtini, perché i sapori si mischiano ed amalgamano in questo superlativo piatto, che si può proporre sia come antipasto in una cena fredda sia come piatto di mezzo in un’elegante colazione mediterranea.

venerdì 12 luglio 2013

“CIAURI” DI SICILIA - RAGOUT DI TRIGLIE CON FINOCCHIETTO SELVATICO E ZESTE DI LIMONE

In questa ricetta è, a mio avviso, racchiusa la Sicilia, terra grande, fertile e piena di sole che dà sapore ed addolcisce ogni cosa. La sua storia gastronomica racconta una cucina di tradizione, sia agricola sia marinara, che le ingerenze dei popoli succedutisi sull’isola hanno contribuito ad arricchire di nuovi gusti e nuovi metodi di produzione e preparazione.
Gli ingredienti e il procedimento sono molto simili a quella della "pasta chi sardi"[1], presentano alimenti introdotti nei secoli dalle varie dominazioni: il pesce; la pasta, gli agrumi, la "passolina" e i pinoli (periodo arabo); la frittura (importata e diffusa nell'isola nel periodo angioino); il pomodoro e il pepe (periodo spagnolo); e in ultimo, ma non ultima, l'arte della presentazione lasciataci in eredità dai Monsù, i cuochi francesi arrivati al seguito dei Borboni e subito adottati dalla nobiltà siciliana. Ho personalizzato questo piatto con l’aggiunta del cardamomo, una spezia profumatissima e antica introdotta in Sicilia dai Greci ma il cui uso nella cucina siciliana è andato purtroppo perduto nel tempo.
E' un primo piatto che può essere considerato per la sua ricchezza anche un pasto completo, ma difficilmente sarà ritenuto tale in un classico pranzo siciliano, opulento ed esagerato come pochi conviti riescono ad essere.

martedì 9 luglio 2013

"Silenzio" di Monica Cecere

Eccomi solo. Solitudine agognata, cercata, trovata, amata, odiata. Lei è partita portandosi dietro la sua allegra risata, il leggero fruscio dei suoi passi, dei suoi piccoli piedi rinchiusi in quelle ballerine nere di peluche, da lei adorate da me detestate. Fuori comincia a fare buio, vedo il crepuscolo dalla finestra, accendo la luce. La spengo all'istante. È troppo evidente lo spazio vuoto lasciato da lei. È troppo “vuoto”.

"Storia di una saga familiare: a pasta ca cucuzza fritta" di Zino Citelli

Può una ricetta, che spesso è frutto della tradizione, diventare di pura fantasia ed essere modificata o rielaborata per evitare liti? Si, questo è successo a me e lo racconto.
In estate, uno dei piatti preferiti dai palermitani è la pasta con la zucchina fritta una vera delizia per il palato, una ricetta semplice e veloce che per la preparazione, richiede questi ingredienti: una zucchina napoletana, basilico, olio d’oliva, sale, pepe e parmigiano ed ovviamente la pasta.

venerdì 5 luglio 2013

"Il ragù di carne" di Vanessa Siebezzi

Era troppo tempo che non lo faceva più. Eppure doveva essere come andare in bicicletta, nuotare o fare l'amore: una volta che hai imparato non ti dimentichi più. O forse era solo il pensiero che per la prima volta l'avrebbe fatto per un'altra persona, e non per se stessa, a preoccuparla.
Fare il ragù di carne per lei aveva l'importanza di una cerimonia. Le verdure andavano tritate con la mezzaluna, ad una ad una, cominciando dal gusto più delicato; prima la carota, poi il sedano e poi la cipolla perché gli aromi non dovevano mescolarsi sul tagliere ma dopo, nel soffritto, rigorosamente in olio extra vergine di oliva. E solo quando il soffritto era morbido e dorato al punto giusto si metteva a rosolare la carne. E anche la carne era meglio batterla al coltello personalmente.

PASTA CON L'ARAGOSTA IN BRODO ALLA MODA DI MARETTIMO

La prima volta che me ne hanno parlato mi trovavo a Marsala per lavoro. Si avvicinava l'ora di pranzo e la discussione passò, con un volo pindarico non indifferente ma giustificato dall'avvicinarsi della sosta prandiale, dalla progettazione territoriale al cibo e alle proprie preferenze.  Ad un certo punto un architetto, con il quale ho anche un rapporto d'amicizia, disse: "Mmmmm, mi manciassi 'na bella pasta con l'aragosta in brodo". Restai a guardarlo un po' basita, non credevo ci fosse nel nostro vasto e vario panorama gastronomico anche un posto per questo nobile crostaceo. E invece si! E' tradizione nel trapanese cucinarla, soprattutto in brodo. Cominciò, allora, il toto-ristoranti, quale fosse quello che la prepara meglio. Quando venne decretato il "vincitore", seguì la telefonata per prenotare un tavolo per 4 persone. La voce del mio amico architetto, però, si fece subito triste e, chiudendo la conversazione disse: "La fanno solo per cena e nel fine settimana". Vide il mio sconforto sul viso (la mia curiosità non poteva essere soddisfatta - e neanche il mio palato) e continuò: "Non fa niente. Richiamo e prenoto per venerdì sera. Ti tocca ritornare, Monica". "Che sacrifici si devono fare nella vita" - replicai sorridendo. E così ci recammo a cena il venerdì seguente presso La Corte dei Mangioni, dove potei non solo verificare la bontà del fastoso piatto ma carpirne anche la ricetta che vi ripropongo di seguito con qualche mia piccola variazione. L'ho provata qualche settimana dopo averla gustata quando il mio amico Mimmo mi telefonò dicendomi: "Mi hanno appena regalato delle aragoste pescate stanotte. Come me le prepari?". Nessun dubbio attraversò la mia mente.
Il procedimento è semplice anche se un po' lungo a causa solo della cottura.
Piccola precisazione: si ottengono ottimi risultati anche con l'astice

mercoledì 3 luglio 2013

"Un tuffo bollente" di Monica Cecere

Non riusciva a capire cosa ci fosse oltre quella parete lucida e grigia che vedeva davanti a sé, ma presagiva niente di buono. L’avevano legata ad un pezzo di legno rigido, troppo duro anche per lei abituata com'era fin da piccola a stare sulle pietre. Non riusciva a muoversi, poteva solo girare gli occhi, ma la sua visuale era troppo ristretta, la posizione in cui l’avevano costretta non le consentiva di guardare oltre il bianco pavimento freddo. Freddo, ecco cosa provava. E angoscia, tanta.

martedì 2 luglio 2013

"RACCONTI IN PENTOLA" - NUOVA SEZIONE LETTERARIA (O QUASI)

Tra le mie tante passioni c'è anche quella della scrittura. Mi è dunque saltata in mente l'idea di condividere con voi uno spazio dove potere pubblicare dei racconti tematici con al centro la cucina, il cibo e tutto quello che vi gira intorno...chissà, potremmo anche arrivare a pubblicare una bella antologia di racconti di autori vari.
In ogni caso, può risultare un gioco divertente, una sfida per lo scrittore che c'è in ognuno di noi e un modo per sfuggire alla banalità della routine quotidiana.
Che ne dite, vi piace l'idea?